Timide aperture per i locali notturni. Intervista a Marco titolare Extasià

Prime prove per resuscitare il mondo della notte, torneremo a casa come cenerentola con la zucca, e con la mascherina, ma si comincia ad aprire uno spiraglio nel mondo delle aperture per i locali notturno. Ancora non c’è un decreto per sapere se potremmo ballare in due o in tre, lo shake o la mazurka, e di quanti metri quadri deve essere il ballo del mattone ma con il coprifuoco a mezzanotte qualcuno tenta la riapertura, tra mille difficoltà, anche la mancanza di personale che non si reperisce in pochi giorni, e probabilmente non si fida a mettersi in gioco con poche sicurezze. Ma i gestori devono in qualche modo capire cosa li aspetta per il futuro e aprono tastando il terreno, così ad esempio il mitico Extasià dei soci Marco e Dino da sempre anime della notte milanese che si propone in versione aperitivo lungo, dalle 19 a mezzanotte con ingresso libero e senza obbligo di consumazione, un modo per invitare il pubblico notturno a ritrovarsi mantenendo le distanze… poi si vedrà quanto… sarà lunga la notte

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